La donazione di gameti prevede un ciclo di PMA con ovociti e/o spermatozoi
di donatori anonimi.
Le tecniche di fecondazione assistita con gameti donati sono analoghe
a quelle della fecondazione assistita omologa, con un’unica, rilevante,
differenza: i gameti sono donati da soggetti esterni alla coppia.
Indicazioni cliniche:
· donazione gameti femminili: le indicazioni sono tutte le situazioni
mediche o iatrogene di sterilità comprovata in cui la donna non possa
disporre dei propri ovociti competenti alla riproduzione. In particolare,
esaurimento della riserva ovarica (insufficienza ovarica valutata
mediante la conta dei follicoli antrali (AFC) e il dosaggio sierico
dell’ormone anti-Mulleriano (AMH), storia di mancato recupero ovocitario
post-stimolazione, mancato sviluppo embrionale, ripetuti fallimenti
di tecniche di PMA di II livello;
· donazione gameti maschili: le indicazioni sono tutte le situazioni
mediche o iatrogene di sterilità comprovata che determinano l’indisponibilità
di spermatozoi utilizzabili (azoospermia o criptozoospermia con storia
di mancato recupero di spermatozoi, mancata fertilizzazione, mancato
sviluppo embrionale);
La valutazione del possesso dei requisiti soggettivi e delle indicazioni
cliniche alla fecondazione eterologa sono effettuate e certificate
nella cartella clinica della coppia dal responsabile del centro di
PMA durante l’inquadramento diagnostico.
Possono accedervi:
· coppie maggiorenni;
· coppie di sesso diverso coniugate o conviventi;
· coppie in età potenzialmente fertile;
· coppie con un’accertata e certificata patologia che sia causa irreversibile
di sterilità o infertilità per uno o per entrambi i partner.
I gameti provengono prevalentemente da banche di altri Paesi Europei.
I donatori sono selezionati in conformità a criteri stabiliti da normative
europee che assicurano la possibilità di utilizzare in assoluta sicurezza
ovociti e seme nei trattamenti eterologhi.
La compatibilità tra donatori e riceventi comprende etnia, colore
dei capelli, occhi e gruppo sanguigno. La statura tende verso quella
dei genitori richiedenti.
In Italia il bambino non può conoscere il donatore o la donatrice;
questo è possibile solo in caso di una malattia riscontrata nel nato
che abbia un qualche vantaggio in un approfondimento genetico nel
donatore o donatrice.
In Campania è possibile eseguire un numero massimo di 6 cicli complessivamente
fra fecondazione omologa ed eterologa.